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Sentieri Selvaggi #6 vs. F/M: Su Spettro // intervista a Cristian Naldi

21 Oct

di Bassifondi? // Fritto/Misto

«Fulk∆nelli sono una dissoluzione slabbrata» , scrivevo, tempo fa, su Bassifondi?. Questo e altro penso e scrivo oggi, qui sul Fritto/Misto, pensando alle composizioni inconsce del debutto omonimo (Lemming Rec. / OFFSET Rec. / Blinde Proteus Rec., 2012) dei Fulk∆nelli: tra capolavoro e leggenda, una delle migliori band di improvvisazione alchemica d’avanguardia. La mente era di Cristian “Helio” Naldi, chitarra, e il contributo ritmico di Paolo “Vulcan” Mongardi (Zeus!, Fuzz Orchestra, ecc.), batteria, ossia due fra i migliori e prolifici musicisti che l’underground occulto italiano possa vantare ad oggi.

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Cristian Naldi – Spettro (Setola di Maiale – Lemming Records)

4 Oct

di T/T

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Dell’Evento: FULk∆NELLI

6 Dec

di F/M

Sono dell’opinione che un gruppo non possa essere giudicato solo per quello che impacchetta in un disco – nonostante l’importanza imprescindibile del disco come “contenitore” virtuale e materiale di un messaggio ben preciso -, ma l’esperienza live è a volte imprescindibile per saggiare la bontà di un progetto che spesso il disco non fotografa nella sua vera essenza.

FULk∆NELLI (ne abbiamo parlato brevemente qui) sono un dispositivo che funziona dal vivo in maniera egregia e che paradossalmente lascia da parte le lungaggini e i vacillamenti ambientali presenti nel disco per dare vita ad un evento.

Il loro è un vero concerto: non si recita sempre la stessa parte, il canovaccio è solo una guida durante i loro rituali alchemici. Sono compatti, sanguigni, marmorei: sembrano aver scoperto il segreto della pietra filosofale. Rendono oro l’aria e il sudore che trasudano i loro strumenti.

⁂ FULkANELLI ⁂

19 Oct

Fulcanelli sopravvive al xx secolo e si impossessa delle menti e della braccia di Paolo VulKan Mongardi Kristian Helio Naldi. Il risultato è una dramma cacofonico in tre atti della durata di 42 minuti stampato dai tipi della Lemming Records

La ricerca è rabdomantica e si inerpica lungo le pareti di un cratere dove i pochi elementi riconoscibili, appiglio per un ascoltatore non ancora iniziato al mistero dei FULkANELLI, perdono progressivamente la loro fisionomia per diventare altro.

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