di T/T
La frequentazione tra musica e fumetti è di lunga data e affonda le sue radici nella controcultura degli anni 60. Credo sia pleonastico ricordare la famosissima copertina di Cheap Thrills dei Big Brother & The Holding Company di Janis Joplin a firma Robert Crumb. Forse il periodo più prolifico è quello della nascita della scena d.i.y. americana, spesso i grafici che curavano le copertine dei gruppi hard-core provenivano dalla scena underground e ed erano cresciuti a pane e comics. Agli inizi degli anni ’90, mentre il movimento originario volgeva al termini – fagocitato per certi versi dalla nascente MTV, nuova macchina dell’immaginario americano – il nesso tra comics e musica era diventato strutturale: i Beat Happening, contraltare naif e lo-fi al nuovo suono di Seattle, si esibivano per poco più di cento persone nello store della Fantagraphics Book circondati da banchetti stracolmi di fumetti. Nello stesso periodo l’etichetta che avrebbe inventato l’evanescente idea di grunge – la Sub Pop – si serviva di Charles Burns per le sue compilation.
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