Archive | November, 2013

Estemporanea #5: DFW

28 Nov

di T/T

In Caro Vecchio Neon, DFW mette in scena una lunga e insondabile confessione di una voce/(pensiero) narrante, che cerca di gettare la maschera dinanzi all’imminenza del suicidio: un fascio nervoso di pensieri che si accavallano, spingono, scalpitano cercando di fermarsi sulla pagina e che si riflettono come un lampo ed un epifania nel pensiero appena accennato di Dave Wallace – compagno di corso della voce/(pensiero) narrante – «che [cerca], anche solo per l’istante che ha le palpebre abbassate, in qualche modo di riconciliare quello che quel tipo radiante era parso dall’esterno con la cosa che all’interno lo aveva indotto a suicidarsi in modo così teatrale e doloroso»[1].

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ANTEPRIMA: La Confraternità del Purgatorio – Pera

27 Nov

                                       di Emiliano “Bassifondi?” Santoro

– Uova, li vuoi quei kiwi? –

La Confraternita del Purgatorio è la nuova provocazione rumorista-brutista della scena underground-dada pugliese. Pera è il nevrastenico debutto, abbandonato alle stampe dalle label Musica per Organi Caldi, Hola Halo DIY e Dalek oggi ventisette novembre duemilatredici.

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Musica e Fumetti #2: Daniel Clowes

14 Nov

di T/T

La frequentazione tra musica e fumetti è di lunga data e affonda le sue radici nella controcultura degli anni 60. Credo sia pleonastico ricordare la famosissima copertina di Cheap Thrills dei Big Brother & The Holding Company di Janis Joplin a firma Robert Crumb. Forse il periodo più prolifico è quello della nascita della scena d.i.y. americana, spesso i grafici che curavano le copertine dei gruppi hard-core provenivano dalla scena underground e ed erano cresciuti a pane e comics. Agli inizi degli anni ’90, mentre il movimento originario volgeva al termini – fagocitato per certi versi dalla nascente MTV, nuova macchina dell’immaginario americano – il nesso tra comics e musica era diventato strutturale: i Beat Happening, contraltare naif e lo-fi al nuovo suono di Seattle, si esibivano per poco più di cento persone nello store della Fantagraphics Book circondati da banchetti stracolmi di fumetti. Nello stesso periodo l’etichetta che avrebbe inventato l’evanescente idea di grunge – la Sub Pop – si serviva di Charles Burns per le sue compilation.

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